L’animazione sa di doversi rivolgere un po’ a tutti, non di rado con particolare predilezione per i più piccoli, perciò una primissima parte in cui ci viene introdotto il mondo in cui vive la ragazzina, fatto di strade a griglia, con traffico decisamente controllato, case tutte le stesse, nulla fuori posto.
È per l’appunto quel mondo adulto, efficiente all’inverosimile, a cui è precluso l’essenziale, «perché sfugge alla vista».
Ambizione non da poco quella di trasporre Il piccolo principe, sebbene in epoca di post-remake, prequel e sequel, si opta velatamente per quest’ultima soluzione: il film di Osborne non è infatti una trasposizione vera e propria, bensì un film che si ispira al celeberrimo libro di Antoine de Saint-Exupéry. Il che, per certi versi, è pure più rischioso.È giusto dirlo, non manca il cuore a questo film cui toccava confrontarsi... tratto da... http://www.cineblog.it/post/669277/il-piccolo-principe-recensione-in-anteprima